In cosa consiste l’Antropocrazia? L’Antropocrazia è una nuova forma socioeconomica ed è attuabile a partire da TRE riforme: FISCALITA’ MONETARIA – MONETA ELETTRONICA – REDDITO DI CITTADINANZA UNIVERSALE.
Cosa significa ANTROPOCRAZIA? Dal greco antropo=uomo, crazia=potere, cioè potere dell’uomo
Riguardo alla fiscalità monetaria, perché applicare la percentuale di prelievo uguale per tutti? Chi ha di più può pagare di più e dunque il prelievo fiscale deve essere rapportato alla propria ricchezza. Il prelievo percentuale monetario è già rapportato ai capitali detenuti, se ho 1000 pago 80, se 10000 pago 800, se ho un miliardo pago 80 milioni.
Perché non applicare le fasce di percentuale , come è attualmente, in base alla propria massa monetaria ? Perché con la fiscalità monetaria si contribuisce nella misura del denaro che si possiede, più denaro si ha più denaro si paga, chi non ha niente non paga niente. Con la fiscalità monetaria occorre rovesciare il concetto. La tassazione attuale è ripartita con percentuali variabili in base al reddito, nella tassazione monetaria la percentuale è fissa e la variabile è il denaro che si possiede.
La moneta sarà solo elettronica? Teoricamente si
Chi emette questa moneta e in base a che cosa? Lo Stato o un’unione di Stati. Al momento le politiche monetarie sono gestite da autorità sovrannazionali. In ogni caso l’avere o non avere la sovranità monetaria non ci impedisce di fare la riforma fiscale e di smettere di dipendere da autorità esterne per finanziarci.
Come saranno i rapporti con l’estero e in particolare, se restiamo nell’euro, con la BCE? I rapporti con le attuali autorità monetarie possono rimanere tali e quali sono ora, la riforma della fiscalità monetaria e l’introduzione del reddito di cittadinanza universale non implicano il dover venir meno a patti stabiliti, perché per fare queste riforme non abbiamo bisogno di chiedere soldi in prestito alla BCE o alle altre banche, quindi anche se non abbiamo la sovranità monetaria possiamo gestire la riforma fiscale in modo indipendente e possiamo farlo senza alcun impedimento. Prima domanda. I rapporti con l’estero sono regolati come adesso.
Come avviene il prelievo nella fiscalità monetaria? Con una semplice trasmissione di dati, in addebito dal circuito bancario e in accredito nei conti dello Stato. Lo Stato incassa con cadenza periodica una percentuale di denaro (per es. 8% anno, o 2% trimestre etc.) da tutti i depositi monetari attraverso le banche che versano questa imposta unica direttamente all’erario.
Chi ce lo dice che, per evitare il prelievo su la reale massa monetaria, non vengano fatti dai più capaci operazioni finanziarie ad hoc per spostare il proprio denaro su conti civetta in qualche paese esotico e compiacente? Come si possono evitare i trucchi finanziari di questo tipo? Oggi ci sono già regole restrittive negli spostamenti di capitali e ogni movimento è registrato e rintracciabile e dunque l’esportazione di capitali dovrebbe avvenire attraverso il sistema bancario che detiene i conti correnti dei possessori. Difficilmente le banche consentirebbero di vedersi sottrarre illegalmente base monetaria, perché la diminuzione dei depositi provocherebbe degli squilibri rispetto alle posizioni creditrici attestate.
Può l’Unione Europea impedirci di riformare il sistema del prelievo fiscale? No, perché abbiamo potere sovrano sulle politiche in tema fiscale.
Per fare la riforma fiscale dobbiamo uscire dall’Euro? No, la moneta è solo uno strumento accettato dai cittadini per regolare gli scambi, il denaro è convenzione. Con la fiscalità monetaria abbiamo il denaro per sostenere le spese statali, fondiamo un welfare universale, paghiamo il debito pubblico e diventiamo una nazione virtuosa e l’Europa e il Mondo possono prendere esempio da noi e regolarsi allo stesso modo.
Perchè con la fiscalità monetaria i prezzi dimezzano? Il potere d’acquisto raddoppia perchè termina l’attuale sistema di tassazione che si scarica sui consumi, con la fiscalità monetaria le aziende produttrici e di servizi non devono più ricaricare sul prezzo il peso della tassazione, almeno il 50%. Oggi i prezzi dei prodotti sono caricati da tasse per contributi, IVA, accise, varie fisse di registro, bollo etc, oltre ai costi sostenuti per i rapporti obbligatori stato-impresa.
L’asticella percentuale del prelievo fiscale come strumento variabile, cosa significa? Con il prelievo monetario lo Stato può stabilire la percentuale di tassazione sulla massa monetaria senza che i rialzi o i ribassi percentuali siano percepiti in maniera notevole dai cittadini, per es. con la tassazione all’8% se ho 10.000 pago 800, con l’8,5% pago 850. Viceversa per lo stato questo mezzo punto percentuale (0,5%) sulla massa monetaria è pari a 40 miliardi, dunque uno strumento di manovra a largo respiro.
È vero che la moneta avrà una scadenza? Cosa significa? Lo 0,022% è la tassazione monetaria giornaliera rapportata all’8% annuo. Significa che la moneta decade periodicamente in misura percentuale.
Perché dare un reddito di cittadinanza a tutti? Anche a chi non ne ha bisogno? Il reddito di cittadinanza universale è un traguardo del progresso. Siamo eredi dell’ingegno per aver immaginato, cercato e trovato soluzioni contro la fatica fisica. Abbiamo lasciato alle macchine il compito cui prima ci dedicavamo noi. Il reddito di cittadinanza è un diritto per tutti, come lo è il diritto alla salute, etc.
Se uno ha il reddito di cittadinanza dall’inizio di vita alla fine, chi glielo fa fare di lavorare e prima ancora di studiare per prendersi una specializzazione? Lavorare e studiare fanno fatica! Forse ad alcuni fa fatica lavorare e studiare, e tutti gli altri?
Chi li fa i lavori più umili e duri nella società? I lavori più umili e più duri potranno essere sovrapagati, in questo modo qualcuno potrebbe decidere di accumulare in fretta una somma di denaro destinata a un progetto e quindi dirsi “faccio questo lavoro sporco e/o pesante però in cambio posso realizzare quel progetto”
Nel modello il lavoro sarà solo ‘vocazionale’ ma allora io vado a fare la ricerca sui raggi cosmici e gino il pittore (siamo entrambi dotati) e io non insegno più al liceo né gino fa il portiere di notte, cioè lasciamo un lavoro che è socialmente più utile. Non si rischia di creare una società di egoisti? chi li fa il lavori socialmente utili? Con il reddito di cittadinanza spariscono i professori senza missione, pensiamo a quanto è importante la vocazione nell’educazione, sugli effetti che produce un buono o un cattivo insegnante se ne potrebbe scrivere a capitoli.
Ci sarà il rischio di aumentare l’immigrazione clandestina con tutti i problemi che essa comporta, vaglielo a spiegare a quelli sui barconi che il reddito di cittadinanza è solo per i cittadini italiani! Si, saranno necessarie delle regole, comunque il modello fiscale potrebbe essere adottato da altri paesi e quindi verrebbe risolto anche il problema immigrazione.
Forse saranno proprio gli immigrati, non aventi diritto al rdc, a fare i lavori più umili? In tal modo si creeranno delle classi sociali del tipo privilegiati-schiavi, cioè una ingiustizia sociale delle più deplorevole antiche! come sopra, saranno necessarie delle regole, ciò non toglie che i lavori umili possano essere ben pagati e che anche i cittadini italiani potrebbero ambire a farli per accumulare in fretta una somma di denaro.
Se i soggetti attivi e produttivi non sono più spinti a lavorare e produrre e a innovarsi, cioè non hanno più la necessità di progredire, non si corre il rischio di frenare inesorabilmente l’economia reale? Dove sono tutte queste persone svogliate da fermare l’economia? Gli esseri umani sono così attivi che quando non hanno niente da fare si creano dei veri e propri impegni che chiamano hobby.
Non c’è il rischio che i cittadini col rdc staranno tutti dietro agli hobbies e nessuno dietro ai lavori che servono? Il problema è la quantificazione di questi ‘giocherelloni’. Non si tratta di un modello troppo ottimistico riguardo alla capacità umana di progredire senza ‘la necessità’ ? Di nuovo, non ci sono così tanti fannulloni. Cosa dire degli anziani che si occupano dei nipoti e fanno volontariato pur percependo un reddito senza lavorare? C’è un momento in cui bisogna raccogliere i frutti seminati, e una volta fissato il principio come passo evolutivo si prosegue nel progredire con altri obiettivi, che si presenteranno con le loro nuove necessità.
Se si impantana l’economia reale, da cosa si prende l’8% di fiscalità monetaria ? Dalla moneta emessa ‘a piacimento’ ? La massa monetaria è un dato digitale in rete, l’entità può essere maggiore o minore secondo le esportazioni o importazioni, ma è un dato che sempre rimane sotto il controllo nazionale. Lo Stato ne prende una parte (per es. 8%) per rimetterla in circolo attraverso i servizi e versando una quota mensile a ciascun cittadino dalla nascita.
Che ce ne facciamo della moneta emessa a piacimento se poi non c’è più nulla da comprare? Non si emette moneta a piacimento e non ci sono così tanti sfaticati sulla terra da non riuscire a trovare pochi che stiano dietro alle macchine che producono a ciclo continuo.
Che ce ne facciamo del reddito di cittadinanza se poi non vengono costruite più le macchine per i dentisti, le macchine per fare ii pezzi dei trattori, ecc…? torneremo a zappare la terra e a farci curare le carie con lo scalpello? (solo per fare 2 esempi…) idem come sopra
Siamo sicuri che il benessere diffuso porta alla mancanza di criminalità? Chi ce lo dice che l’uomo anche per sola noia o invidia generica non cerchi di farsi la guerra e evadere anche quell’8% ? L’uomo, per sua natura, nelle condizioni di non necessità sceglie il bene. Perché dovrebbe prestare la sua manovalanza ad associazioni criminali quando può vivere in pace e senza correre pericoli? Con la fiscalità monetaria è impossibile evadere, perché il denaro dell’aspirante evasore è incluso nella massa monetaria che è in rete ed è denaro presente e certificato nel circuito bancario.
La nostra società è piena di esempi in cui il lavoro è vocazionale, cioè si è pagati (a vita) per fare quello che ci piace, ma in cui le persone, invece che essere felici e stare in pace, spesso si fanno la guerra e si rodono il fegato (vedi , ad esempio, i fortunati che sono pagati per pensare, come i ricercatori e i professori universitari) Se è così non è vera vocazione ma solo brama di prestigio.
Nessuno ci puo’ assicurare che non nasca una ‘moneta parallela’ ed una ‘economia parallela’ per evadere il prelievo forzoso. Il problema potrebbe essere posto anche nelle condizioni attuali. Comunque per creare una moneta parallela si devono immettere dei valori monetari ex novo, chi se li attribuisce, chi li riconosce? con cosa si scambiano?
Come si abbatte il debito pubblico? Con i disavanzi attivi di bilancio, sempre crescenti man mano che saranno eliminate le spese non più necessarie nel nuovo modello fiscale, poi con lo smantellamento di gran parte delle strutture burocratiche e con la riconversione e l’ammodernamento delle istituzioni statali. Infine risparmiando sugli interessi passivi, che saranno sempre minori grazie alla nostra ritrovata capacità di rimborso.
Perché le ricchezze tendono a concentrarsi sempre più nelle mani di pochi in un processo inarrestabile? Oggi l’ammasso di ricchezze è possibile solo con l’accumulo monetario. Il denaro, tassato solo in modo simbolico, accresce sempre più nelle mani di pochi. Chi ne detiene lo investe per guadagnare altro denaro, per es. investendo in titoli di stato italiani con un ricavo del 5%, in questo caso un possessore che ha un miliardo somma altri 50 milioni al suo capitale iniziale in un circuito di accumulo automatico e senza fine.
Chi paga le tasse? Nell’attuale sistema le tasse le pagano quasi interamente i poveri che rappresentano il 90% della popolazione mondiale. Questo perché il povero, per vivere, spende tutto il suo reddito nei consumi, e metà della spesa è rappresentata da tasse. Il ricco invece, per quanto possa permettersi ogni tipo di lusso, non potrà spendere tutti i capitali che detiene (che sono tassati solo in modo simbolico) e pertanto l’incidenza della tassazione sul ricco può essere considerata nell’ordine dello 0,0…% rispetto al 50% dell’incidenza di tassazione che grava sul povero.
Con l’attuale sistema fiscale il ricco accumula il denaro che il povero perde perché? Facciamo l’esempio di un cittadino con un miliardo di Euro (ce ne sono tanti anche in Italia), e di un cittadino che vive con un reddito mensile netto di 1500 euro. Li chiamiamo ricco e povero per semplificare. Il ricco investe il suo miliardo in titoli di stato con un ricavo del 5%, quindi guadagna 50 milioni di euro l’anno. Riuscirà a spendere 4 milioni di euro al mese nei consumi? Certamente no. Stimiamo che ne possa spendere duecentomila l’anno, di cui 100.000 di tasse. Dunque il ricco partecipa alla tassazione statale nella misura dello 0,01%, diecimila volte meno rispetto al suo capitale. Il povero invece prende il suo reddito mensile di 1500 euro e lo spende per vivere, paga bollette caricate di tasse, accise su benzina e riscaldamento, monopoli su sigarette, IVA, tassazioni e contributi che si sono scaricati durante i processi di produzione sui prodotti che acquista. Nello spendere i suoi 1500 euro il povero versa in tasse 750 euro, il 50% del suo reddito. A questo punto lo Stato deve pagare i 50 milioni che il ricco ha guadagnato investendo in titoli di stato, e cosa fa lo Stato? Li prende con le tasse che ovviamente nell’attuale sistema si scaricano sui consumi, ai quali il povero, per accedervi deve lasciare il 50% del suo reddito, e procurare allo Stato anche il denaro da versare al ricco come profitto speculativo. Ma non è tutto. In questo circuito automatico e in assenza di reddito il povero sarà costretto a diminuire i consumi, di conseguenza lo stato incassa meno tasse, quindi cosa fa? Le aumenta, sempre scaricandole sui consumi, in una trappola sistemica senza fine.
Perchè la tassazione sul denaro è una tassazione equa? Perchè è una tassa proporzionata ai capitali denenuti. Per es. con l’8% di prelievo, se ho 1.000 pago 80, se 10.000 pago 800 e così via, la fiscalità monetaria produce un circuito automatico di redistribuzione delle ricchezze, che non possono più essere accumulate come nel caso del ricco che al suo miliardo aggiunge 50 milioni sottratti a tutti i cittadini attraverso i consumi. Nell’attuale sistema il rapporto stato-ricco è spropositato, lo stato contribuisce all’accumulo delle ricchezze del ricco con 50 milioni di euro, il ricco contribuisce alla tassazione dello stato con centomila euro soltanto.
Conviene al ricco? Si il doppio. Questo sistema in cui il ricco accumula il denaro che il povero perde arriverà a un punto di tenuta indifendibile e nell’attuale sistema questo processo di accumulo è automatico. Per arrestarlo è necessario intervenire sulle regole e invertire il processo per passare da un sistema esclusivo a uno inclusivo per tutti. La redistribuzione delle ricchezze con la fiscalità monetaria avviene in modo graduale, e il ricco può mantenere le sue ricchezze per sé e la sua famiglia per molto tempo ancora. Viceversa in situazioni di disordine, e dalla storia possiamo prenderne tante a paragone, si corre il rischio di azzerare tutto, e poiché dietro i valori monetari non c’è consistenza ma sola accettazione come valore legale, i ricchi capiranno che è necessario invertire la rotta, e ammettere che la redistribuzione delle ricchezze è la sola via di salvezza per loro prima che per gli altri.
Ci sono dei tecnici, degli economisti (almeno con laurea specialistica) che studiano/hanno studiato questo modello dell’antropocrazia? Che cosa hanno detto, quali sono i loro scritti/articoli (sottoposti a peer-review) a riguardo? L’Antropocrazia non concorda con le scuole di pensiero di tecnici ed economisti. Il cambiamento influisce sull’identità delle persone e nell’attuale schema socio economico ci sono persone che sostengono tesi economiche scritte per generazioni che non avevano l’informatica, una scienza che oggi possiamo adottare per spostare la leva fiscale dai redditi al denaro. E’ difficile per chiunque disconoscere la propria utilità al sistema complessivo.
Come entra la finanza in questo modello? · Continua le sue attività che si svolgono sui mercati finanziari. Quello che interessa allo Stato è tassare la massa monetaria, gli speculatori e le attività di borsa possono continuare ad operare nello stesso modo con una nuova regola, il denaro è tassato. Per esempio, con l’attuale sistema uno speculatore guadagna il 5% sul capitale investito, con la fiscalità monetaria guadagnerebbe in minor perdita, investendo il denaro per un meno 4% anziché un meno 8% di tassazione monetaria.
é tutto OK: molto chiaro. Ma scendiamo nei particolari che stanno all’inizio della auspicata riforma: <Cosa succede a chi, per esempio, ha una pensione di 2.000 euro? Continua a percepirla senza il Reddito di cittadinanza, percepisce solo quest'ultimo e perde la sua pensione, o li percepisce entrambi (cosa improbabile, evidentemente) e come si ripercuote la massa di questi casi anche più onerosi per la collettività (pensioni d'oro) sul progetto generale?
Ovviamente la riforma Antropocratica comporterà dei cambiamenti con il necessario ammodernamento di certe regole che potranno essere riviste e decise in modo condiviso.
Per ipotesi, durante il periodo d’introduzione dell’Antropocrazia, i trattamenti delle pensioni e tutte le altre spese che lo Stato sostiene potrebbero rimanere quali sono ora, solo dimezzate per essere aggiornate al nuovo potere d’acquisto che è raddoppiato per via della fiscalità monetaria che ha soppiantato l’attuale sistema di tassazione sui redditi e sul lavoro che si scarica sui prezzi.